Ogni anno la squadra de Lo Spiraglio crea una nuova sigla che accompagnerà le proiezioni dei film in selezione. Le abbiamo raccolte tutte per provare a raccontare lo spirito del nostro Festival. Ogni edizione è caratterizzata da un tema e per comunicarlo ci siamo fatti aiutare dal cinema. E' uno dei tanti esempi in cui il team ha la possibilità di ideare e realizzare contenuti originali. "Montare la sigla è la parte più divertente, ma anche più complicata, del lavoro che svolgo ne Lo Spiraglio. Avere un idea sul contenuto è facile; ancor più facile è pensare a scene interessanti di film famosi. Il difficile viene dopo. Ascoltare le proposte del gruppo e condensare il tutto in poco più di 30 secondi è impossibile. E qui viene in mio aiuto Jacopo con poche e semplici parole: taglia, taglia e ancora taglia! Il mio percorso è cominciato a via Palestro nel 2015 dove mi hanno spiegato come accendere un computer. L’anno successivo mi hanno chiesto di montare 3 clip per una serata speciale dello Spiraglio dedicata a David Bowie. Ho veramente avuto bisogno dell’aiuto di tutti, soprattutto tecnicamente.
Dal 2017 sono diventato editor delle sigle.
In questo film si coglie oltre all’aspetto tecnico, perfetto in ogni dettaglio, dalle sfere dei ricordi archiviate in un meccanismo simile ad un flipper, alla consolle ipertecnologica per il controllo delle emozioni, e via discorrendo, anche le molte citazioni cinematografiche (o cinefile ?), come le isole della personalità, sospese e divise tra loro in uno spazio abnorme nel cielo, oppure il villaggio dei ricordi da costruire come se fosse gli studios hollywoodiani con tanto di insegna all’entrata. Per non parlare poi dei sogni stessi, già prodotti con locandine dal tratto hitchcockiano. Il tutto sembra mescolato sapientemente ad incastro, con toni cromatici colorati e grigi che cambiano all’occorrenza, proprio come le emozioni correlate tra loro, pronte ad aiutarsi, quando l’animo umano ne ha bisogno.
Restare a casa. E’ l’esatto contrario dello slogan con cui abbiamo iniziato questa avventura, dieci anni fa. Avevamo tanti pazienti in gamba che passavano la vita in casa. La nostra idea di riabilitazione fu da subito quella di guardare fuori. Fuori da casa, fuori persino dal centro diurno, fuori da qualsiasi luogo che tenda a rinchiudersi in sé stesso, a diventare tana, caverna, buco. Il festival doveva essere un luogo aperto, partecipato, da realizzarsi all’esterno, in una sede prestigiosa, rivolto al grande pubblico e non solo agli addetti ai lavori. Per questo si chiama Lo Spiraglio. Oggi, che stiamo tutti chiusi a casa, come mi ha detto Giuseppe, uno dei tanti utenti che hanno lavorato al festival, in una specie di Trattamento Sanitario Obbligatorio di massa, abbiamo ancora più bisogno di uno Spiraglio. Per questo ci siamo piegati anche noi al lavoro agile, abbiamo messo in campo tutta l’esperienza acquisita in questi dieci anni su file video, condivisioni, mail, chat, e abbiamo riorganizzato la squadra di lavoro del Festival per fare uscire fuori alcuni contributi del festival e per restare in contatto con il nostro pubblico.
Durante il primo incontro con tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione della IX edizione de Lo Spiraglio Filmfestival, operatori, utenti, professionisti della comunicazione, si percepiva una considerazione non espressa che era però nella testa e sulla bocca di tutti: la decima edizione. Una volta verbalizzato il pensiero comune, i ricordi, gli aneddoti, le persone si sono materializzate nelle parole dei presenti. “Ci ricordiamo da dove siamo partiti?”. Ogni edizione ha rappresentato una nuova partenza, mai un arrivo, ha rappresentato l’ evoluzione dell’approccio alla salute mentale, ha rappresentato il desiderio, l’impegno, la maturità nel descrivere personaggi, situazioni, realtà ogni anno più mature, più consapevoli che nell’universo della salute mentale tanto c’è da fare e da scoprire.
I ricordi sono un luogo che si può visitare ma non ci si può fermare. La sosta non può, e non deve, ostacolare il progetto di crescita di ognuno. Non può impedire che le risorse che vengono messe a disposizione, per le proprie competenze e specificità, risultino inutilizzate.
Facciamo un giro nei ricordi più lontani di questa esperienza.
Anche Lo Spiraglio, Filmfestival della salute mentale, è stato costretto a rinviare le date di svolgimento della X° edizione, prevista dal 3 al 5 aprile. In attesa di poter stabilire le nuove date, a partire dal 31 MARZO, con appuntamenti bisettimanali ogni martedì e venerdì, Lo Spiraglio ha deciso di pubblicare in rete una serie di materiali – informazioni, interviste, incontri con gli autori, video, cortometraggi, riflessioni sull’ attualità – per prepararci al nuovo appuntamento.
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