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Area Artistica

Il disagio psichico, la depressione, le fobie, le ossessioni, le paure, la malattia mentale si raccontano più facilmente con le immagini, piuttosto che attraverso il linguaggio scritto o parlato.

È da questa intuizione che nel 2011 è nato “Lo Spiraglio”. Negli anni, il numero dei film che vengono proposti all’attenzione della composita commissione incaricata di selezionare i titoli per il festival è in costante crescita, a dimostrazione che utilizzare le immagini per affrontare il tema della salute mentale sia considerata una scelta valida, utile, quanto mai opportuna e sempre più condivisa.

Ma fa piacere constatare che, parallelamente alla crescita quantitativa dei progetti che ci vengono proposti, di anno in anno, cresce anche la qualità.

Franco Montini - Giornalista e Critico Cinematografico - Direttore Artistico

Il disagio psichico, la depressione, le fobie, le ossessioni, le paure, la malattia mentale si raccontano più facilmente con le immagini, piuttosto che attraverso il linguaggio scritto o parlato.

È da questa intuizione che nel 2011 è nato “Lo Spiraglio”. Negli anni, il numero dei film che vengono proposti all’attenzione della composita commissione incaricata di selezionare i titoli per il festival è in costante crescita, a dimostrazione che utilizzare le immagini per affrontare il tema della salute mentale sia considerata una scelta valida, utile, quanto mai opportuna e sempre più condivisa.

Ma fa piacere constatare che, parallelamente alla crescita quantitativa dei progetti che ci vengono proposti, di anno in anno, cresce anche la qualità. Lo si è potuto constare sia nelle opere di provenienza più direttamente industriale e professionale, sia nella produzione delle strutture sanitarie che operano nel settore.

In quest’ultimo caso un evidente aiuto sia nella realizzazione di cortometraggi di finzione, che di documentari, è arrivato dalla rivoluzione digitale, che ha permesso agli operatori di utilizzare strumenti tecnicamente più maneggevoli ed economicamente meno costosi. Così nei centri di salute mentale sparsi in tutto il territorio nazionale, l’audiovisivo si sta sempre più imponendo anche come strumento terapeutico, per la capacità di portare alla luce problemi intimi e zone d’ombra complesse e sconosciute, facilitando l’approdo ad una presa di coscienza, che è sempre il primo passo verso una possibile soluzione. In altre parole, lo slogan “curare con le immagini” sta diventando una realtà diffusa e consolidata.
Ma fin dalla nascita, ambizione de “Lo Spiraglio” è stata ed è quella di rivolgersi e coinvolgere un pubblico indifferenziato di appassionati e cinèphiles. Lo sforzo, dunque, è sempre quello di presentare film nei quali il valore contenutistico e il rigore scientifico si armonizzino con un’adeguata qualità della messa in scena e del linguaggio utilizzato. Sotto questo punto di vista, crediamo che la selezione 2019 sia particolarmente valida, anche grazie alla copiosa maggiore presenza rispetto al passato di prodotti internazionali, che hanno già suscitato interesse e conquistato riconoscimenti in importanti festival.

Un altro peculiare obiettivo de “Lo Spiraglio” è quello di contribuire al superamento dell’aprioristica diffidenza nei confronti della malattia mentale. Un atteggiamento purtroppo diffuso, che tende ad emarginare chi ne soffre in un mondo a parte, condannandolo ad un’angosciosa solitudine. Molti film e documentari proposti in questi anni hanno mostrato quanto infondati siano questi timori e queste paure e sottolineato con precisione la labilità dei confini fra salute e malattia, fra normalità e diversità.

Un merito che, infine, orgogliosamente riconosciamo alla nostra manifestazione è stato quello di avvicinare con confortanti risultati il mondo scientifico e quello artistico, ovvero chi opera concretamente nel settore e chi ha il compito di comunicare questa realtà. L’incontro fra i due settori ha favorito la diffusione di un’informazione più corretta, più autentica, più veritiera su un mondo raccontato troppo spesso, soprattutto dalla stampa e dai media generalisti, per luoghi comuni poco corrispondenti alla realtà.

Franco Montini
Direttore artistico 

 

Forse è meglio metterla in modo diverso: la vita, Charlie Brown, è come una sedia a sdraio…

– In che senso?
– Non sei mai stato su una nave da crociera? I passeggeri aprono queste sedie a sdraio di tela per sedersi al sole; alcuni piazzano la loro sdraio a poppa, così possono vedere dove sono già stati. Altri mettono la loro sdraio a prua perché vogliono vedere dove stanno andando. Sulla nave della vita, Charlie Brown, da che parte metti la tua sedia a sdraio? 
– Non sono mai riuscito ad aprirne una…

Charles M. Schulz, The Complete Peanuts, Vol. 16: 1981-1982
(La scuola, Daniele Luchetti, 1995)

Tra tutti gli psichiatri – veri o presunti – che appaiono nella letteratura e nel cinema, ho sempre avuto una particolare predilezione per Lucy dei Peanuts. Dal suo banchetto psichiatrico in compensato è solita distribuire grande saggezza. Anche la squadra de Lo Spiraglio, alle porte della nona edizione, ha dovuto dare fondo a tutto il proprio buonsenso per trovare un equilibrio tra passato e futuro. Il format è ormai solido: una selezione di qualità senza distinzione di generi con gli autori che dimostrano di avere fiducia nel progetto inviando numerosi i propri lavori. Inoltre, la sinergia con il MAXXI è divenuta negli anni qualcosa di più di una semplice collaborazione; c’è un continuo scambio di idee e di valori che rafforzano l’evento in modo sempre nuovo e inaspettato.

E il futuro? Cosa c’è di nuovo? Nel linguaggio audiovisivo l’originalità, lo spirito creativo, l’innovazione tecnologica ci travolgono di continuo cogliendoci di sorpresa. La serialità televisiva, il web, il cinema che si espande verso il virtuale; è necessario tenere gli occhi aperti sul mondo.

Dunque nell’edizione 2019 avremo per la prima volta tre lungometraggi internazionali in concorso, proprio per realizzare i propositi di un Festival che non vedeva l’ora di uscire dai propri confini. Ed il cinema che abbiamo scelto per voi quest’anno sembra anch’esso ondeggiare tra passato e presente: trascorsi misteriosi, futuri distopici, progetti luminosi e grandi maestri che non sono più tra noi ma che hanno cambiato il modo di intendere la salute mentale. Bambini, adulti, ragazzi in cerca di felicità. Un compendio di emozioni raccontate con il rigore del cinema classico e fulminee incursioni nel futuro.

Lo Spiraglio è un progetto integrato dove convergono molte realtà differenti; l’apporto di ciascun professionista, medico, utente è fondamentale. E ognuno è libero di proporre la propria visione delle cose: si tratti di un film o di un intento programmatico la libertà è garantita. Sarà dunque una valutazione dettata dai sogni di ciascuno: sistemarci a poppa, per vedere dove siamo già stati, o a prua per vedere dove stiamo andando. 
La cosa più importante è che si possa sempre contare su qualcuno che, in caso di necessità, ci aiuti ad aprire la sdraio.

Jacopo Mosca
Coordinatore programmazione Lo Spiraglio Filmfestival