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Miglior Cortometraggio

PREMIO "FAUSTO ANTONUCCI"

Fiammifero (male non fare, paura non avere)

di Lorenzo Ambrosino
Napoli, quartiere Fuorigrotta. Sullo sfondo c’è lo stadio San Paolo e la storica sede della Rai. Proprio sotto la curva A sorge il ser.t: servizio per le tossicodipendenze. In questo quartiere, che la domenica si popola di tifosi, c’è un luogo che custodisce le storie e le vite di medici e pazienti, le voci di chi prova a uscire dalla dipendenza e di chi prova a curarla. Ognuno sembra avere la sua terapia per “la malattia del desiderio” anche se spesso si rivela soltanto un tentativo.

Miglior Lungometraggio

PREMIO "JORGE GARCIA BADARACCO FONDAZIONE MARIA ELISA MITRE"

LA MALATTIA DEL DESIDERIO

di Claudia Brignone
Nel solco del miglior cinema sociale inglese, con evidenti riferimenti a Ken Loach, una storia drammatica dove la violenza delle situazioni, che investono un’adolescente, costretta ad assumersi responsabilità adulte, è mostrata attraverso uno sguardo tenero e partecipe. Un film segnato da un’assoluta padronanza del linguaggio cinematografico, sorprendente trattandosi di un’opera prima.

MENZIONE SPECIALE LUNGOMETRAGGI
CONTROINDICAZIONE

di Tamara Von Steiner
Un’incredibile storia vera, dove la realtà supera la fantasia. Un documentario dal ritmo incalzante e implacabile, appassionante e sconvolgente, che suscita riflessioni e indignazione e con un finale a sorpresa, che implicitamente pone inquietanti domande sulle possibili eredità della genetica e le responsabilità della scienza.